TRA
“umane vicende di confine”
in un racconto e un laboratorio per spettatori dai 10 ai 14 anni
con Caterina Di Fant e Lucia Linda
da un’idea di Lucia Linda e Giulia Pes
scenografie di Cristiano Mancini
regia di Caterina Di Fant
Una storia che nasce da un trasloco, il faticoso passaggio da un luogo all’altro di oggetti piccoli e grandi, scatole, valigie, persone.
Tra una casa e un’altra,
tra due paesi,
tra due culture,
tra due contendenti,
tra infanzia ed età adulta,
tra presente di abitudini e futuro di incertezze…
la vita resiste “dentro l’impronta di un andare semplice e grande”.
Il racconto è ispirato ai personaggi del libro La domenica della scope di Roberto Covaz (LEG Edizioni) e mette in scena suggestioni, simboli, parole in prosa e poetiche sulle varie declinazioni della parola confine.
Il laboratorio, che prende vita alla fine del racconto, come continuazione dello stesso, coinvolge gli spettatori nel mettersi collettivamente in gioco per costruire, visivamente, i confini delle storie ascoltate: confini di protezione, divisione, separazione, ricongiungimento, raggiungimento dello “stesso fine”.
Alla fine del laboratorio ai partecipanti viene consegnato un elenco di consigli di lettura sul tema, adatti a bambini, ragazzi e adulti.
Durata del racconto: 35 minuti
Durata del laboratorio, che prende vita appena finito il racconto e coinvolge nell’azione bambini, ragazzi e insegnanti: 45 minuti
Durata complessiva: 80 minuti
Racconto e laboratorio sono dedicati a un gruppo classe alla volta o, se realizzati in contesto non scolastico, a massimo 30 spettatori alla volta.
Fotografie di Claudio Cescutti